Associazione Culturale Anteo
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  PROGETTI DI FORMAZIONE
   
 

LA STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA NELLA MEMORIA DELLE GIOVANI GENERAZIONI

Introduzione
Veicolare la memoria della strage di piazza della Loggia nelle giovani generazioni, per molti anni, è stato un passaggio civile scontato, non solo perché vivo nella memoria dei protagonisti ma perché "ferita aperta" della città. Più l'evento si allontana nel tempo e più risulta impegnativo raccontare quell'episodio, non solo locale, ma nazionale, e riuscire a suscitare nei giovani quella indignazione e quel dolore consapevole che tale violenza produce.
Numerosissimi sono gli inviti a "distogliere lo sguardo", ad occuparsi di altro od a cogliere solamente il lato buono. Per diventare consapevoli del proprio ruolo civile e del proprio percorso nella società, è necessario condividere il dolore altrui e conoscere la storia. Conoscerla attraverso le narrazioni, attraverso le emozioni e le passioni perché anche la storia è scelta, è presa di posizione.

Il progetto
Il cuore di questo progetto è raccontare la vicenda della strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 attraverso una narrazione articolata - all'interno di un discorso più ampio che non la riduca a storia locale - cercando di toccare le corde dell'emotività, per suscitare, da un lato, una reazione di repulsione e sdegno e, dall'altro, di empatia e condivisione di quel moto civile e di popolo che è seguito all'efferata violenza.
Usando le parole di uno dei teorici della Pedagogia della Resistenza, Raffaele Mantegazza, possiamo affermare che educare a resistere significa mostrare il negativo, narrare il possibile ma anche giudicare dal gesto che interrompe il sortilegio, che fa uscire dalla maledizione, che chiude la profezia arrotolandola su se stessa. Per modificare anche solo un dettaglio.
Fondamentale resta però comunicare ai giovani e giovanissimi l'onesta e l'umiltà del fare ricerca storica, come metodologia in primis, mai ricercare sensazionalismi e risposte facili e avvicinarsi ad una disciplina che può diventare fonte di curiosità e approccio individuale.
Si cercherà di utilizzare linguaggi accessibili e vicini: qualunque avvenimento riesce a comunicare molto più nella misura in cui restituisce un'esperienza personale, un'esperienza che può essere rivissuta e ripercorsa a livello sia razionale che emotivo, che fornisce un esempio reale di vita vissuta.
Infine, questo progetto vuole essere un piccolo tentativo di revisionare il revisionismo - come sostiene Ferruccio Capelli, Direttore della Casa della Cultura di Milano - inteso come uso politico della storia. Questo approccio ha raggiunto, ormai, anche la storia degli anni Settanta, della stagione delle stragi e della strategia della tensione, con l'apparente fine pacificatore che nasconde autoassoluzioni e rimozioni di responsabilità ben precise.

Finalità
Il fine del progetto può essere ravvisato nel tentativo di veicolare i valori civili che, dalla Resistenza in poi, hanno guidato la scelta di molti cittadini - comprese le vittime "consapevoli" della strage di piazza della Loggia - nell'opporsi a qualcosa ritenuto insopportabile, con un impeto morale che induce all'andare oltre la propria individualità, per divenire parte pulsante di una vera democrazia.
In definitiva si può affermare che il fine ultimo di questo lavoro è reagire a quella straordinaria capacità di oblio che caratterizza la nostra società e quella rapidità con cui sensibilità civili acquisite con grande ritardo, si sono smarrite invece molto precocemente.

Destinatari
Studenti scuola secondaria di primo e secondo grado

Articolazione del progetto e cronogramma
Per queste informazioni di prega di contattare l’Associazione Culturale Anteo
(info@associazioneanteo.org)

Curatrice scientifica:
Dr.ssa Silvia Boffelli

 


 
Assoiazione Culturale Anteo
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